ATTRAVERSO LE SORPRESE DELLA VITA.

ATTRAVERSO LE SORPRESE DELLA VITA‘ è l’intervista-articolo, uscita sul n.356 di Giugno 2024 della rivista “Pasticceria Internazionale”, dove spiego un po’ il mio mondo.

Essendo una rivista di settore, riporto qua sotto, in forma integrale, tutto l’articolo.

Pasticceria Internazionale
Copertina della rivista “Pasticceria Internazionale” n.356

 

ATTRAVERSO LE SORPRESE DELLA VITA.

Si definisce “una matta” che ha più volte cambiato pelle e sogni, in costante ricerca della “strada verso la serenità”. Entriamo nel mondo di Eleonora Toni.

Nata a Firenze e vissuta, fino a qualche anno fa, in un piccolo paesino sulle colline fiorentine, Eleonora Toni proprio quest’estate (2024) festeggia il secondo compleanno della sua attività, una IAD molto particolare incentrata su un monoprodotto speciale. Non vi anticipiamo nulla, perché la sua storia merita di essere seguita domanda dopo domanda, attraverso tutte le sorprese che la vita rivela.

Ci racconti un po’ di te?

Mi piace definirmi “una matta” che ha più volte cambiato pelle, sogni, idee, in costante ricerca della “mia strada verso la serenità”. Dopo la maturità classica, non avendo la voglia di intraprendere un percorso universitario, perché non avevo ancora chiaro in mente cosa volevo essere da grande, ho iniziato subito a lavorare. Nel mio paese era appena stato concluso un grosso restauro di un castello medievale, trasformato in parte in struttura ricettiva. Da quel luogo è iniziato il mio viaggio, prima come addetta alle pulizie e poco dopo come cameriera di sala. Promossa a receptionist, arriviamo nel 1999, con l’apertura di una sala ristorante con capienza di 200 persone. Poiché il ruolo di receptionist mi risulta stretto, in contemporanea mi occupo della banchettistica, specie matrimoni. Vado così ad affiancare lo staff di cucina in alcune fiere e mi innamoro del cibo anche sotto un altro punto di vista. Ma la mia voglia di “essere sempre di più” non si ferma e coccolo l’idea di diventare una wedding planner, staccandomi da tutto e tutti, e mettermi in proprio.

E poi ti sposi…

Il sogno e la carriera si interrompono bruscamente con il matrimonio. La vita lavorativa, con le giornate interminabili e i ritmi serrati, non coincide con la vita familiare e, convinta dal marito, mollo tutto e rilevo un’attività di edicola-cartoleria. Sono gli anni più difficili. Il lavoro statico e monotono non mi piace e mi sento in gabbia. Peggiora la situazione una grave malattia del mio babbo e, in contemporanea, la fine del mio matrimonio. Stringo i denti, vado avanti, dopo un po’ di anni riesco a vendere l’attività, a ripianare i debiti e riparto sempre con il sogno di diventare wedding planner.

Ed è qui che “inciampi” nella pasticceria?

Incontro il mio nuovo compagno e lui, che discende da famiglie di pasticceri, ex pasticcere a sua volta, intuendo quanto io sia curiosa di natura, mi porta per la prima volta ad una fiera che non sapevo nemmeno esistesse: il Sigep. E’ lì che capisco che, in un modo o nell’altro, voglio lavorare nel mondo del food. Inizio a documentarmi su come produrre alimenti a casa, perché sento la necessità di rallentare i ritmi, di gestire il mio tempo e scopro il mondo delle IAD. impresa alimentare domestica.

Da idea a realtà, quando nasce la tua Impresa Alimentare Domestica?

A fine estate 2022, a 5 km da San Gimignano, SI, in Località Pancole Molino. Il periodo del Covid ha allungato molto i tempi della burocrazia. Il laboratorio è in una stanza con ingresso indipendente, all’interno della mia abitazione. Ho fatto questa scelta, che è stata più onerosa, perché la mia cucina è open space e quindi non sarebbe stata idonea per il progetto. Per la parte igenico-sanitaria mi sono fatta affiancare da un’associazione di categoria che lavora su tutto il territorio nazionale, mentre per tutte le altre pratiche mi sono interfacciata con il mio geometra di fiducia. Il laboratorio è una stanza grande di 4 mq, nella quale è stato ricavato un bagno con antibagno per ottenere l’autorizzazione ad aprire.

Come si evoluta l’idea della tua offerta?

All’inizio del progetto volevo dedicarmi ai prodotti da forno, sfruttando l’esperienza passata del mio compagno. Poi, durante il Covid, vedendo tutta Italia chiusa in casa ad impastare e infornare biscotti, ho deciso di sfidare me stessa e scegliere un ramo che non è molto diffuso tra le IAD: il cioccolato. Sono quindi andata alla ricerca di una materia prima che non fosse commerciale e, grazie alle visite al Sigep, ho trovato quello che cercavo: un cioccolato monorigine Piura.

Da dove hai iniziato?

Nel primo anno dell’attività offrivo prodotti nei tre cioccolati – fondente, latte e bianco -, imparando a conoscerli, a mettere in pratica i corsi online che avevo fatto, ma soprattutto capire se fosse davvero la mia strada. Nell’autunno 2023 opto per una scelta ancora più drastica, decidendo di portare avanti solo il cioccolato che amo di più: cioccolato bianco 35% monorigine Piura. Nasce qui il nome Oro Bianco Cioccolato, con logo disegnato da me e il sito internet con lo shop online.

Come sta proseguendo la tua attività?

Ho avuto la fortuna di partecipare ad un paio di fiere e nella mia zona, grazie al passaparola, mi sto’ facendo conoscere. Questo secondo anno mi è servito per capire meglio cosa, tra i prodotti proposti, attirava di più l’attenzione delle persone. Inoltre, grazie a due corsi in presenza fatti sulla decorazione del cioccolato, ho finalmente scoperto il lato creativo e per Pasqua mi sono divertita a realizzare uova pitturate a mano, tutte rigorosamente su ordinazione. Per l’autunno ho intenzione di puntare su due linee: tavolette da 100 gr, in cui spiccano delle versioni aromatizzate con pasta di frutta secca o ripiene con miscele anidre, come pistacchio croccante e nocciola, e una linea di praline decorate, che devo ancora studiare e sviluppare. Il tutto rigorosamente con cioccolato bianco. Quindi si prospetta un’estate di tanto studio e prove di abbinamenti gusti, così da arrivare preparata per la stagione autunnale.

Progetti futuri?

Mi auguro di poter stringere alcune collaborazioni con negozi, fidelizzare i clienti che hanno già provato il mio prodotto e poi…, per scaramanzia, non aggiungo altro!

 

Ringrazio Silvia Federica Boldetti per l’attenzione che mi ha riservato.

 

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